sabato 13 dicembre 2008

Il Tevere risparmia la Capitale


La minaccia del Tevere, per fortuna è rimasta tale. L'apertura delle dighe,che era attesa per le ore 18 di ieri, non ha provocato gli effetti catastrofici che in molti avevano auspicato. La piena del fiume, causata dal continuo maltempo dei giorni scorsi non ha provocato danni ulteriori. Il proseguire della perturbazione mantiene dla situazione in stato di allerta, in quanto il livello del fiume non accenna ancora a diminuire. Sono ancora in atto le ricerche del ragazzo irlandese di 27 anni che sarebbe caduto tra le acque del Tevere nei pressi dell'isola Tiberina.




Ieri sera, la preoccupazione dei romani è stata superata di gran lunga dalla curiosità, visto che in molti non hanno resistito a questo "spettacolo della natura", appostandosi su tutto il lungotevere, da Ponte Milvio all'isola Tiberina, con macchine fotografiche e videocamere. Questo spiega l'ingente quantità di materiale amatoriale che affolla il Web, con riprese a volte migliori di quelle dei mezzi d'informazione.




I danni più ingenti sono stati provocati nelle campagne laziali al di fuori della capitale, dove sono stati inondati circa 30 mila ettari di terreni, coinvolgendo circa cinquemila aziende agricole. Il sistema agricolo rischia di perdere alcuni milioni di euro a causa della "furia" del Tevere.

Per quanto riguarda Roma, l'attenzione va rivolta ad evitare il riflusso delle fognature e alla messa in sircurezza di alcuni battelli che, a causa della forte spinta del fiume, hanno rotto gli ormeggi e rischiano di ostruire il passaggio sotto Ponte Castel Sant'angelo. Per ovviare a questo è già in atto un sopralluogo del Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso.



L'onda è passata "tranquilla" per il centro della Capitale, quasi volesse fare una passeggiata natalizia tra i negozi. Per capire meglio quanto Roma sia andata vicina ad uan catastrofe basta vedere quale sia il livello del fiume nel periodo estivo:

Sperando che torni presto così.

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