lunedì 8 giugno 2009

BASTA CHIACCHERE, SI PASSA A “IL FATTO”

Arriva il nuovo giornale di Marco Travaglio.
Una bella idea. Finalmente. Per chiunque ritenga che la informazione proposta dalla carta stampata contemporanea sia un informazione veicolata dai Partiti politici e strumentalizzata da questi per ottenere un controllo sulle masse. Nasce “Il Fatto”, quotidiano d’informazione, atipico ed eccentrico. Dalla mente di Marco Travaglio, uno dei migliori giornalisti nostrani, da sempre in lotta per la libertà d’informazione e di stampa. Le caratteristiche appaiono incoraggianti: analisi e commenti su temi che le altre testate non trattano; l’assenza di un padrone effettivo e quindi la conseguente libertà da qualsiasi sudditanza politica, finanziaria o industriale; non avrà finanziamenti pubblici provenienti da partiti; nascerà solo se il pubblico dimostrerà di desiderare questo prodotto. A tal proposito è partita una campagna abbonamenti “preventiva”, che consentirà a Travaglio e Co. di “tastare il terreno”. Già dai primi giorni si contano circa 25.000 contatti, così tanti da costringere la redazione a riorganizzare il proprio apparato di comunicazione, perché non preparato ad un’affluenza simile. “Il Fatto” avrà 16 pagine a colori, uscirà tutti i giorni tranne il lunedì, sia in versione cartacea che digitale. Il direttore sarà Antonio Padellaro, già firma illustre di Unità, Corriere della Sera e Espresso. La redazione sarà formata da giovani giornalisti affiancati da cronisti noti, inviati e autori satirici. L’uscita è prevista per Settembre. Per tutti quelli che non si sentono rappresentati dalla realtà politica italiana; per quelli che ritengono che il Governo Berlusconi sia paragonabile a una dittatura; per i cittadini che non trovano conforto neanche nell’opposizione; per ogni italiano che vorrebbe sapere solo le cose come stanno, insomma la verità.
A breve verrà anche creato uno spazio on-line, “AnteFatto”, in cui verranno esplicate tutte le informazioni riguardanti il giornale, gli abbonamenti e la possibilità di diventare soci fondatori. Intanto è possibile chiedere delucidazioni chiamando il numero telefonico 02-66506795, inviando un fax al 02-66505712 , una mail all’indirizzo di posta detto
fatto@ilfatto.info oppure visitando il blog di Marco Travaglio su http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/ it .

Per un’informazione più approfondita e precisa, è possibile vedere il video di Marco Travaglio in il giornalista spiega tutto il progetto.

Ho provato e riprovato a caricare l'intero video su questo blog, la pesantezza del file e probabilmente la connessione "ballerina", non me lo hanno permesso.
Basta però fare un semplice click su http://www.youtube.com/watch?v=FpRpKXtPjSE o digitare sullo spazio di ricerca di Youtube: "Paese ad Mafiam".

lunedì 16 febbraio 2009

Una ragazza, suo padre e lo Stato

Il caso Eluana. Fatto di cronaca che ha tenuto banco nelle ultime settimane si è concluso con la triste dipartita della ragazza, come tutti sanno, in coma da oltr 17 anni. Ma l'epilogo di questa storia porta con sé strascichi di valore etico, culturale e anche politico. Anche se potrebbe risultare complicato, si dovrebbe cercare di rivivere questi ultimi giorni cercandodi immedesimarsi nelle persone che ne sono state protagoniste.
Partendo dal padre di Eluana, Beppino Englaro, visto da molti come il boia della propria figlia. Eppure come non comprendere le scelte di un padre, che forse ha amato la sua "bambina" più di tutti, proprio nel momento in cui ha deciso di porre fine alla sa esistenza, ormai confinata su un letto. Chiamatelo testamento biologico, eutanasia o in qualsiasi altro modo, non esiste una parola per descrivere la sofferenza di due genitori che hanno visto la loro figlia crescere in un letto, senza mai emettere un suono, provare un emozione e neanche accennare un semplice gesto. "Il Presidente venga a vedere mia figla nella sua stanza e cambierà idea" queste inquivocabili parole del signor Englaro rendono bene l'idea di cosa possa provocare 17 anni di coma su una ragazza. Avendolo chiamato in causa, mettiamoci per un attimo nei panni dello Stato, e quindi di chi lo rappresenta. Come da Costituzione, il Governo è tenuto a far rispettare le leggi attraverso le sue strutture. Nel caso di Eluana, la sua morte per volontà altrui avrebbe violato il Diritto alla vita e la normativa a questo collegata. Ma nessuno di quei politici che voleva mantenere Eluana in vita, manifestando grande scrupolo nel rispetto della Costituzione, ha provato sulla propria pelle questo dramma, vivendolo da spettatore con potere decisionale. Detto in parole povere, se fosse stata figlia loro, forse il loro scrupolo sarebbe stato superato da un briciolo di umanità. Forse è questo che un cittadino vorrebbe vedere dalla classe politica che lo rappresenta, il saper decidere quali siano i momenti per svestire i panni di "politico" e rimettere quelli di "uomo". E magari venisse usato lo stesso scrupolo nell'osservare le leggi quando le vicende riguardano proprio i nostri politici, ma questo è un altro discorso.
Per ultimo, bisognerebbe impersonarsi in Eluana. La scienza non ci dice se dentro quel corpo ci fosse ancora la sua anima, o intelletto, o comunque quellacosa che differenzia vivi e morti. I casi sono due, se la sua anima ha abbandonato il corpo 17 anni fa, lasciando solo un involucro capace di funzionare, staccando a spina si ha solo spento un corpo privo di vita. Se, dentro quel corpo c'era ancora la piccola Eluana, immaginate 17 di silenzio, di prigionia, di agonia e poi chiedetevi se ogni persona non vorrebbe farla finita. Eluana, con la sua storia ci ha insegnato che a volte si ama di più una persona nel momento in cui la si lascia andare.

sabato 13 dicembre 2008

Il Tevere risparmia la Capitale


La minaccia del Tevere, per fortuna è rimasta tale. L'apertura delle dighe,che era attesa per le ore 18 di ieri, non ha provocato gli effetti catastrofici che in molti avevano auspicato. La piena del fiume, causata dal continuo maltempo dei giorni scorsi non ha provocato danni ulteriori. Il proseguire della perturbazione mantiene dla situazione in stato di allerta, in quanto il livello del fiume non accenna ancora a diminuire. Sono ancora in atto le ricerche del ragazzo irlandese di 27 anni che sarebbe caduto tra le acque del Tevere nei pressi dell'isola Tiberina.




Ieri sera, la preoccupazione dei romani è stata superata di gran lunga dalla curiosità, visto che in molti non hanno resistito a questo "spettacolo della natura", appostandosi su tutto il lungotevere, da Ponte Milvio all'isola Tiberina, con macchine fotografiche e videocamere. Questo spiega l'ingente quantità di materiale amatoriale che affolla il Web, con riprese a volte migliori di quelle dei mezzi d'informazione.




I danni più ingenti sono stati provocati nelle campagne laziali al di fuori della capitale, dove sono stati inondati circa 30 mila ettari di terreni, coinvolgendo circa cinquemila aziende agricole. Il sistema agricolo rischia di perdere alcuni milioni di euro a causa della "furia" del Tevere.

Per quanto riguarda Roma, l'attenzione va rivolta ad evitare il riflusso delle fognature e alla messa in sircurezza di alcuni battelli che, a causa della forte spinta del fiume, hanno rotto gli ormeggi e rischiano di ostruire il passaggio sotto Ponte Castel Sant'angelo. Per ovviare a questo è già in atto un sopralluogo del Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso.



L'onda è passata "tranquilla" per il centro della Capitale, quasi volesse fare una passeggiata natalizia tra i negozi. Per capire meglio quanto Roma sia andata vicina ad uan catastrofe basta vedere quale sia il livello del fiume nel periodo estivo:

Sperando che torni presto così.

sabato 22 novembre 2008

"CIAO SANDRO"


In momenti come questo ogni parola risulta vana e priva di significato. Scrivere grandi frasi per una persona nel momento in cui questa ci lascia. Il pensiero va alla famiglia Curzi, sicuramente stretta nella morsa dell0'agonia. A Sandro spetta una singola parola, a confermare come in vita sia stato un grande professionista, nel giornalismo e nella politica, e un grande uomo nella vita quotidiana.
Grazie Sandro...

sabato 15 novembre 2008

Obama su You Tube: il Web ringrazia

Dal caminetto a You Tube. L’evoluzione portata da Obama si vede anche dalle piccole cose. Il consueto discorso davanti al fuoco, che il sabato porta la voce del presidente nei salotti degli americani arriva anche sul Web. Se negli anni ’40 lo avessero detto a Franklyn Roosevelt, l’ideatore delle celebri “fire side chats” (chiacchierate al caminetto), probabilmente avrebbe accennato un sorriso d’incredulità, e non avrebbe avuto tutti i torti. Ma ormai è chiaro, Barack ha molta dimestichezza con i mezzi d’informazione multimediale, si potrebbe tentare anche di immaginarlo davanti al suo Pc, mentre passa da You Tube a Facebook , a Flickr. Tornando al suo discorso del sabato, verrà trasmesso via radio, come da tradizione e in più sarà presente sul sito di video sharing per eccellenza (You Tube) e all’indirizzo www.change.gov. Questo ruolo di presidente on-line, web-president o presidente.com, sembra piacere molto all’ex senatore dell’Illinois, tanto quanto piace ai suoi sostenitori. Basta rimanere su You Tube per individuare le prove di tale gradimento. Gli scienziati americani hanno creato un canale su questo social network chiamato “ a vote for science”, in cui con una dichiarazione video motivano il loro sostegno al candidato afroamericano. Quello che segue è un esempio; il video dello scienziato Loyal Durand:






Anche il mondo della musica ha voluto dimostrare la sua approvazione sulla scelta di Obama, sono più di 800 le canzoni disponibili su You Tube dedicate asl neopresidente. Tra queste figurano voci illustri, da Will.I.am dei Black Eyed Peas a Tom Worke dei Radiohead, fino al rapper Nas e all’intramontabile Bruce Springsteen:






Se non dovesse bastare, il Web President, può sempre cercare il video con le congratulazioni di Berlusconi, che gli dà del “giovane, bello e abbronzato”:





Forse troppo bello per essere vero. Sembra che Barack Obama faccia tutto quello che i suoi elettori avrebbero voluto.
Qual è la prossima mossa? Dopo aver digitalizzato il caminetto di Roosevelt, adesso seguirà le “dritte” di Abraham Lincoln, la cui biografia “Team of rivals” è il suo libro preferito. Quest’opera scritta da Doris Kearn Goodwin, parla della capacità di Lincoln di portare al Governo i suoi oppositori. Quindi che nessuno si sorprenda se il prossimo Segretario di Stato sarà Hillary Clinton.





D’altronde, se “lui può”…

venerdì 14 novembre 2008

Obama, protagonista del cambiamento o già prodotto di Internet?




Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti. Che abbia utilizzato varie strategie per raggiungere il suo obiettivo è un dato più che ovvio. Partendo dal suo aspetto, la sua aria bonaria e familiare oltre alla caratteristica di essere il primo presidente afro-americano.
Ma proprio queste ultime elezioni statunitensi sono state caratterizzate dall’uso spasmodico dei media, con Internet che ha ricoperto un ruolo centrale, molto più che nelle passate elezioni e di quanto avvenga negli atri paesi.
Gli Stati Uniti d’America sono sicuramente un paese talmente vasto che l’utilizzo della Rete per coinvolgere e attirare i votanti è quasi un obbligo, un modo in più per arrivare nelle case degli elettori, sfruttando tutti i vantaggi che Internet propone.
Interattività, multimedialità ed immediatezza, un serbatoio infinito di notizie e informazioni, semplicità nel produrre e nel fruire di contenuti di ogni tipo, e che quindi possono raggiungere ogni tipo di persona.
Ma Obama è un protagonista o un prodotto? Sicuramente è l’icona di un cambiamento, anche lasciando per un attimo il discorso “Web” , risulta immediato come il sorriso del neo-presidente sia diverso da quelli passati, per la sua famiglia, per le idee che porta, e si, anche per il semplice fatto che sia un uomo di colore.
Forse sul campo mediatico non è certo l’inventore della campagna elettorale su Internet, ma sicuramente si è trovato “nel posto giusto, al momento giusto” , in un era dominata dal multimediale, in cui è possibile realizzare tutto tramite il proprio computer; in un paese dove il Pc è presente nelle case degli abitanti in percentuali ben più alte che nelle altre superpotenze.
D’altronde, l’idea è innovativa, quasi rivoluzionaria e Obama, protagonista di questa innovazione non può che esserne il fulcro centrale.
Ma può esserne allo stesso tempo protagonista e prodotto? Certo che si. Perché il prodotto portato nelle case degli americani è proprio lui, Barak Obama.
Come soggetto della sua campagna è arrivato tramite il Web nelle case dei suoi elettori, trovando nella Rete un amica che ha concesso una strategia differente e di indubbio successo, visto che adesso si trova seduto sulla poltrona principale della Casa Bianca.
Protagonista di un prodotto innovativo, adesso starà a lui concretizzare i punti cardine della sua campagna, rendendo con i fatti la fiducia consegnatali dai suoi elettori.

Andrea Falla

sabato 8 novembre 2008

Obama, Web o Tv? Entrambe...





Obama e le elezioni a doppio schermo (da Corriere.it)

Collegandosi a questo indidrizzo è possibile visualizzare il video di Aldo Grasso sull'importanza di Internet nelle elezioni americane.